Welfare Aziendale 23/05/2025

Roma, Li 23 maggio 2025 

Oggetto: Newsletter Studio e-IUS Tax & Legal – ENBIC “Le ultime novità fiscali”

Spett.le Società/Associazione, con la presente siamo lieti di sottoporre alla Vostra attenzione le ultime novità in materia fiscale.

NOVITÀ IN MATERIA DI WELFARE E LAVORO DIPENDENTE  

  1.   Novità su IRPEF e tassazione redditi di lavoro dipendente: Circolare N. 4/E

L’Agenzia interviene con la circolare del 16 maggio 2025 chiarendo le novità in materia IRPEF. A partire dalla rimodulazione delle aliquote IRPEF e degli scaglioni di reddito, precisa le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2025 alle detrazioni da lavoro dipendente e assimilato. Particolare attenzione, poi, alla deducibilità dei contributi di assistenza sanitaria versati a fondi integrativi del SSN e alla riqualificazione dei familiari beneficiari, ex art. 12 TUIR. Sulle novità in materia di fringe benefit, la circolare precisa le misure introdotte e modificate dal decreto delegato (d.lgs. 192/2024): in tal senso, l’Agenzia specifica la non concorrenza al reddito delle spese aventi fine assistenziale e dell’estendibilità delle disposizioni in esame ai familiari fiscalmente a carico.

  1.             “Bonus Giovani”: definiti i criteri per la fruizione dell’agevolazione

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali determina i requisiti per la fruizione dell’esonero contributivo del “Bonus Giovani” con il decreto del 9 maggio 2025, n.66. Contestualmente al decreto attuativo, l’INPS fornisce le indicazioni operative nella Circolare n. 90 del 12 maggio 2025. Ai datori di lavoro che dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 assumono lavoratori under 35 è riconosciuta l’agevolazione, condizionata alla sussistenza di taluni elementi. Tra questi, l’assunzione non deve essere inquadrata a livello dirigenziale, deve trattarsi di lavoro subordinato, a tempo indeterminato, riconosciuta anche alla trasformazione a tempo indeterminato di un contratto a termine. Lo sgravio è pari al 100% del complesso dei contributi previdenziali INPS versati dal datore di lavoro, per un massimo di 24 mesi ed entro un massimo di 500 euro mensili a lavoratore e non è cumulabile con altri esoneri ma compatibile con la maxideduzione del costo del lavoro. Per gli assunti, la condizione d’accesso è che non siano mai stati occupati a tempo indeterminato. 

  1.           segue Bonus Donne: pubblicato il decreto attuativo e le circolari utili alla fruizione dello sgravio fiscale

Con la pubblicazione del decreto ministeriale (d.m. 67/2025) attuativo del decreto Coesione e con le indicazioni fornite dall’INPS (Circ. 91/2025) si chiarisce la procedura per poter fruire dell’esonero fiscale relativo all’occupazione di lavoratrici donne. Lo sgravio è riconosciuto al datore che assume donne a contratto a tempo indeterminato, tra il 1°settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi o residenti da 6 mesi nelle ZES. Parimenti, il beneficio si estende alle assunzioni di lavoratrici in settori o professioni con alto tasso di disparità uomo-donna. L’agevolazione consiste nello sgravio del 100% dei contributi, entro il limite di 650 euro mensili, a condizione che si realizzi un effettivo incremento occupazionale netto.

  1.           Partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale: approvato dal Parlamento il ddl 

Il disegno di legge A.S. n. 1407 di iniziativa popolare e approvato, ma non pubblicato, il 14 maggio 2025 dalla Camera riguarda la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese. In attuazione dell’art. 46 Cost. i rappresentanti dei lavoratori partecipano al consiglio di sorveglianza nelle imprese con sistema dualistico e al CdA nelle altre società. La distribuzione di una quota degli utili si intende non inferiore al 10% dei complessivi ed è soggetta ad imposta sostitutiva di 5000 euro lordi. In alternativa è altresì prevista l’attribuzione di azioni in sostituzione di premi di risultato con dividendi irrilevanti ai fini del reddito, fino a 1500 euro annui. Commissioni paritetiche e rappresentanze sindacali sono strumentali alla realizzazione della partecipazione organizzativa e consultiva, applicabili alle società cooperative, compatibilmente alla struttura interna.  

  1.           Accredito della contribuzione figurativa per i lavoratori a contratto part-time in aspettativa

Con il messaggio n. 1606 del 21 maggio 2025 l’INPS precisa che i lavoratori subordinati con contratto di lavoro part-time e collocati in aspettativa sindacale o politica e che instaurano contestualmente un altro rapporto di lavoro subordinato part-time possono effettuare l’accredito della contribuzione figurativa. È infatti ammesso l’accredito per il lavoro part-time da cui si è in aspettativa e l’accredito della contribuzione obbligatoria della contestuale attività part-time svolta con differente datore di lavoro, a condizione di non sovrapposizione di copertura assicurativa. La Gestione pensionistica di iscrizione e la trattazione delle istanze pendenti non rilevano ai fini dell’accredito.

  1.           Obblighi contributivi dei dipendenti pubblici fuori ruolo

L’INPS fornisce chiarimenti sugli obblighi contributivi dei dipendenti delle Amministrazioni pubbliche nella circolare n. 93 del 21 maggio 2025. Durante il periodo di collocamento fuori ruolo per un impiego o per un incarico temporaneo presso le Istituzioni europee, l’agente temporaneo iscritto alla Gestione pubblica può chiedere il versamento parziale dei contributi maturati nel regime pensionistico UE, nel Fondo pensionistico del Paese d’origine. In tal modo, resta salva la posizione assicurativa già aperta. 

  1.           Associazioni sportive dilettantistiche e Società sportive dilettantistiche: esclusioni dall’obbligo assicurativo

Con la Circolare n. 31 del 20 maggio 2025 l’INAIL definisce i criteri di esclusione per gli associati e i soci che svolgono attività di istruttore sportivo senza contratto di lavoro subordinato, ovvero senza un ruolo amministrativogestionale, o senza contratto co.co.co. L’esclusione dagli obblighi assicurativi è riconosciuta in materia di infortuni  sul lavoro e malattie professionali, per il rapporto di lavoro subordinato: l’istruttore sportivo, dunque, è esonerato dal generale obbligo assicurativo dei soci. Anche in assenza di contratto collaborativo coordinato e continuativo, l’obbligo assicurativo dell’associato non sussiste, in quanto elemento essenziale insieme al necessario, ma non sufficiente, vincolo associativo o sociale. 

  1.           Report deposito contratti ex art. 14 D.Lgs. 151/2015 del 15 maggio 2025 del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali

A seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 25 marzo 2016, relativo alla detassazione delle agevolazioni fiscali di cui all’art.1 della L.28 dicembre 2015, n. 208, il Ministero del Lavoro ha reso disponibile la procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali. Dopo 60 giorni, termine transitorio per l’invio dei modelli riferiti a contratti sottoscritti nel 2015, a partire dal 16 luglio il sistema è entrato a pieno regime. Alla data del 15 Maggio 2025 sono stati depositati 108.546 contratti, redatti secondo l’articolo 5 del DM 25 marzo 2016. Alla data del 15 Maggio 2025, 13.042 depositi di conformità si riferiscono a contratti tuttora attivi; di questi, 10.598 sono riferiti a contratti aziendali e 2.444 a contratti territoriali. Dei 13.042 contratti attivi, 10.690 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 8.380 di redditività, 6.683 di qualità, mentre 1.400 prevedono un piano di partecipazione e 8.007 prevedono misure di welfare aziendale. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 108.546 contratti ritroviamo che il 74% è concentrato al Nord, il 17% al Centro e il 9% al Sud. Una analisi per settore di attività economica evidenzia come il 62% dei contratti depositati si riferisca ai Servizi, il 37% all’Industria e l’1% all’Agricoltura. Se invece ci si sofferma sulla dimensione aziendale otteniamo che il 49% ha un numero di dipendenti inferiore a 50, il 36% ha un numero di dipendenti maggiore uguale di 100 e il 15% ha un numero di dipendenti compreso fra 50 e 99. Per i 13.042 depositi che si riferiscono a contratti tuttora attivi la distribuzione geografica, per ITL competente, è la seguente 73% Nord, 17% Centro, 10% al Sud. Per settore di attività economica abbiamo 62% Servizi, 37% Industria, 1% Agricoltura. Per dimensione aziendale otteniamo 50% con numero di dipendenti inferiore a 50, 35% con numero di dipendenti maggiore uguale di 100, 15% con numero di dipendenti compreso fra 50 e 99. Analizzando i depositi che si riferiscono a contratti tuttora attivi abbiamo che il numero di Lavoratori Beneficiari indicato è pari a 3.470.887, di cui 2.425.165 riferiti a contratti aziendali e 1.045.722 a contratti territoriali. Il valore annuo medio del premio risulta pari a 1.573,17 euro, di cui 1.802,78 euro riferiti a contratti aziendali e 689,74 euro a contratti territoriali. Interministeriale 12 settembre 2017, è possibile indicare all’atto del deposito telematico dei contratti aziendali la decontribuzione per le misure di conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti. Alla data del 15 Maggio 2025 sono stati depositati 6.526 contratti di cui 4.589 corrispondenti a depositi validi anche ai fini della detassazione e 1.937 corrispondenti a depositi validi solo ai fini della decontribuzione. 951 depositi si riferiscono a contratti tuttora “attivi”, di cui 501 corrispondenti a depositi validi anche ai fini della detassazione e 450 corrispondenti a depositi validi solo ai fini della decontribuzione. ALTRE AGEVOLAZIONI: a seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 4 maggio 2018, è possibile indicare all’atto del deposito telematico dei contratti aziendali, l’incentivo fiscale con procedura automatica introdotto, nella forma di credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione, per talune spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal “Piano Nazionale Industria 4.0”. Alla data del 15 Maggio 2025 sono stati depositati 4.645 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 4.645 contratti, la percentuale maggiore, pari al 40% è concentrata al Nord, il 27% al Centro, il 33% al Sud, dove emergono i dati della Campania che presenta il numero maggiore di contratti depositati su tutto il territorio nazionale. Relativamente al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Servizi 60%, a seguire Industria 39% e Agricoltura con l’1% di contratti depositati. Onnicomprensività ex art.3 del D.L.318/96: Ai sensi dell’art.3 del D.L.318/96 “la retribuzione dovuta in base agli accordi collettivi di qualsiasi livello non può essere individuata in difformità dalle obbligazioni, modalità e tempi di adempimento come definiti negli accordi stessi dalle parti stipulanti, in riferimento alle clausole sulla non computabilità nella base di calcolo di istituti contrattuali e di emolumenti erogati a vario titolo, diversi da quelli di legge, ovvero sulla quantificazione di tali emolumenti comprensiva dell’incidenza sugli istituti retributivi diretti o indiretti. Allo stesso fine valgono le clausole per la limitazione di tale incidenza relativamente ad istituti retributivi introdotti da accordi integrativi aziendali in aggiunta a quelli previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Le predette disposizioni operano anche agli effetti delle prestazioni previdenziali”. Ai fini dell’applicazione dell’articolo di legge i contratti e gli accordi collettivi contenenti clausole o disposizioni a questa riferibili sono depositati a cura delle parti stipulanti presso gli uffici territorialmente competenti. Alla data del 15 Maggio 2025 sono stati depositati 5.518 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 5.518 contratti, la percentuale maggiore, pari al 89% è concentrata al Nord con 1.755 contratti depositati in Lombardia, maggior numero rilevato, seguono Piemonte 1.338, Veneto 1.058 e EmiliaRomagna 386. La misura è scarsamente applicata nel Centro e nel Sud del Paese. Riguardo al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Industria 53%, a seguire Servizi 46% e Agricoltura con l’1% di contratti depositati. Contrattazione di prossimità ex art. 8 D.L. 138/2011 convertito in L. 148/2011 e s.m. : Si tratta di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o territoriale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda, che possono realizzare specifiche intese con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati a condizione di essere sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali. Le intese possono riguardare la regolazione di specifiche materie inerenti l’organizzazione del lavoro e della produzione, con riferimento a: a) impianti audiovisivi e introduzione di nuove tecnologie; b) mansioni del lavoratore, classificazione e inquadramento del personale; c) contratti a termine, contratti a orario ridotto, modulato o flessibile, regime della solidarietà negli appalti e casi di ricorso alla somministrazione di lavoro; d) disciplina dell’orario di lavoro; e) modalità di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA, trasformazione e conversione dei contratti di lavoro e conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio, il licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio, il licenziamento della lavoratrice dall’inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione al lavoro, nonchè fino ad un anno di età del bambino, il licenziamento causato dalla domanda o dalla fruizione del congedo parentale e per la malattia del bambino da parte della lavoratrice o del lavoratore ed il licenziamento in caso di adozione o affidamento. Lo strumento offre alle imprese la possibilità di derogare entro certi limiti alle disposizioni di legge e di contratto collettivo per adeguarle alle condizioni e alle esigenze di organizzazione del lavoro di ciascuna azienda, fermo restando il rispetto della Costituzione, della normativa comunitaria e delle Convenzioni internazionali. Alla data del 15 Maggio 2025 sono stati depositati 3.402 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 3.402 contratti, questa risulta essere pari al 40% concentrata al Nord, il 15% al Centro, il 45% al Sud. Al Nord la Lombardia, il Veneto, il Friuli, il Piemonte e l’Emilia-Romagna superano il centinaio di contratti depositati. Al Sud rileva il dato della Campania 471 e della Puglia 420. Al Centro rileva il dato del Lazio 258. Riguardo al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Servizi 62%, a seguire Industria 37% e Agricoltura con l’1% di contratti depositati. Accordi collettivi aziendali ex art. 14 co. 3 D.L. 104/2020. L’articolo 14 del D.L.104/2020, cd. Decreto Agosto recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia, disciplina la proroga delle disposizioni in materia di licenziamenti collettivi ed individuali per giustificato motivo oggettivo. Il co.3 dispone che le preclusioni e le sospensioni previste dall’articolo non si applichino, tra l’altro, nelle ipotesi di accordo collettivo aziendale, stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, limitatamente ai lavoratori che aderiscono al predetto accordo. A questi lavoratori viene comunque riconosciuto il trattamento di cui all’art.1 del D. Lgs. 4.3.2015, n. 22 (Naspi). Alla data del 15 Maggio 2025 sono stati depositati 1.776 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 1.776 contratti, la percentuale maggiore, pari al 58% è concentrata al Nord, il 21% al Centro, il 21% al Sud. Il numero maggiore di contratti depositati si registra in Lombardia. Riguardo al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Servizi 55%, a seguire Industria 44% e Agricoltura con l’1% di contratti depositati. 

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Nel restare a Vs. disposizione per eventuali approfondimenti e/o chiarimenti, porgiamo 

Cordiali saluti,

ENBIC – Studio e-IUS Tax & Legal 

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