Welfare Aziendale 07/03/2025

Roma, Li 21 febbraio 2025
 

Oggetto: Newsletter Studio e-IUS Tax & Legal – ENBIC “Le ultime novità fiscali”

Spett.le Società/Associazione, con la presente siamo lieti di sottoporre alla Vostra attenzione le ultime novità in materia fiscale.

 

NOVITÀ IN MATERIA DI WELFARE E LAVORO DIPENDENTE

  1.           Pubblicato  sul  sito  dell’Agenzia  delle  Entrate  il  modello  di Certificazione Unica per il 2025: soggetti, date ed oneri.

Con la pubblicazione del modello di CU 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni sulla semplificazione della dichiarazione 770 per i sostituti d’imposta e gli intermediari abilitati. Per conseguire l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate, la prima data di scadenza è il 16 marzo (ndr. 17 marzo), per l’invio della certificazione dei redditi di lavoro dipendente, autonomo non esercitato abitualmente e redditi diversi, per il periodo d’imposta 2024. Entro il 31 marzo invece è previsto il termine per l’invio delle certificazioni dei redditi di lavoro autonomo abituale; in ultimo, entro il 31 ottobre è disposto il termine per la presentazione del modello 770 per le certificazioni dei redditi esenti o non dichiarabili mediante dichiarazione precompilata. Sono tenuti all’invio i soggetti che hanno corrisposto somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte durante il 2024; l’obbligo è previsto altresì per coloro che hanno corrisposto contributi previdenziali e assistenziali o premi assicurativi dovuti all’INAIL, al contrario dei datori di lavoro domestico ne sono esonerati in quanto non sostituti d’imposta parimenti a chi ha corrisposto compensi in forfettario o in regime fiscale di vantaggio. La trasmissione dei dati può essere inviata dal sostituto d’imposta o da un intermediario abilitato. Per il mancato invio o invio in ritardo, le sanzioni sono di natura amministrativa pecuniaria, ancorché è ammesso il ravvedimento operoso. 

 

  1.           (segue) provvedimento n. 25978 del 31 gennaio 2025 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate sulle disposizioni attuative dell’art. 16 del d.lgs. 8 gennaio 2024 n. 1 sulla semplificazione della dichiarazione annuale dei sostituti d’imposta

    In alternativa alla presentazione della dichiarazione annuale, a decorrere dai versamenti relativi all’anno d’imposta 2025, i sostituti d’imposta comunicano i seguenti dati all’Agenzia telematicamente, unitamente al modello F24, in alternativa alla presentazione del modello 770. Con riferimento alle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo, dall’anno 2025 è attuabile una modalità semplificata di presentazione del modello 770 per i datori di lavoro con massimo 5 dipendenti. In alternativa al modello 770, in occasione dei versamenti mensili delle ritenute tramite modello F24 telematico, è possibile comunicare l’ammontare dele ritenute e gli altri dati individuati dall’Agenzia.

 

  1.           Chiarimenti sull’agevolazione della Decontribuzione Sud prevista dalla Legge di Bilancio 2025: Circolare n. 32 del 30 gennaio 2025 dell’ INPS.

    L’INPS fornisce le istruzioni per l’applicazione della nuova versione della Decontribuzione Sud per le piccole e medie imprese che occupano lavoratori a tempo indeterminato nelle ragioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. A partire dal 2025 l’esonero dal versamento della contribuzione previdenziale è riconosciuto in misura percentuale in base alle singole annualità: per il 2025, in misura pari al 25% entro 145 euro mensili per dodici mensilità, per il 2026 in misura pari al 20% entro un massimo di 125 euro, etc. (si rimanda alla tabella fornita dall’INPS). La Decontribuzione Sud spetta alle microimprese e alle piccole e medie imprese con non più di 25 dipendenti, nelle regioni summenzionate. Per il riconoscimento dello sgravio ai datori di lavoro di imprese con oltre i 250 dipendenti o con oltre 50 milioni di euro di fatturato, ovvero oltre i 43 milioni di euro nel totale di bilancio annuo, si attende l’autorizzazione dell’UE. Si rammenta che dall’agevolazione sono esclusi i contratti di lavoro domestico, i rapporti di apprendistato ed intermittenti ed il settore agricolo, gli enti pubblici economici, i consorzi industriali, ed anche gli enti ecclesiastici e che la durata dell’agevolazione è di dodici mesi. A partire da febbraio 2025 devono essere valorizzati nella denuncia Uniemens.

 

  1.           INPS, determinato il limite minimo e il limite massimo di retribuzione giornaliera gli altri valori di previdenza e assistenza sociale per i lavoratori dipendenti nella Circolare n. 26 del 30 gennaio 2025

    Con l’atto di prassi in oggetto, l’Istituto comunica i valori del minimale di retribuzione giornaliera e del massimale annuo della base contributiva e pensionabile, relativamente all’anno 2025 , del limite per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi, nonché gli altri valori per il calcolo delle contribuzioni dovute in materia di previdenza e assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti iscritti alle gestioni private e pubbliche. La retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi di previdenza e assistenza sociale non può essere inferiore rispetto all’importo stabilito da leggi, regolamenti, contratti collettivi su base nazionale ovvero da accordi collettivi o contratti individuali. Il limite minimo di retribuzione giornaliera per le retribuzioni convenzionali in genere è di 31,85 euro; la prima fascia di retribuzione pensionabile è 55.448, 00 euro.

  

  1.           Bonus mamme, chiarimenti dell’INPS nel messaggio n. 401 del 31 gennaio 2025

    Il cosiddetto «Bonus mamme» introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 è confermato anche per il 2025, alla luce della previsione di cui all’art. 1, commi 219 e 220 della Legge n. 207/2024. L’Istituto previdenziale fornisce chiarimenti sui destinatari del beneficio: lavoratrici madri di tre o più figli, in rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico. Nell’interpello n.2 del 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha precisato che l’esonero è riconosciuto, infine, anche con contratto di lavoro intermittente a tempo indeterminato. L’agevolazione è pari al 100 percento della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al mese del diciottesimo anno di età del figlio minore, nel limite massimo annuo di 3000 euro. È invece disapplicato il medesimo esonero che era stato esteso anche alle lavoratrici madri di due figli, sino al decimo anno del figlio minore. Il Bonus ha efficacia fino al 31 dicembre 2026. Per indicazioni sulle modalità attuative della misura si attende l’adozione di un decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze.

 

  1.           Decreto Milleproroghe: approvato alla Camera il 20 febbraio 2025 il Decreto Legge n. 202/2024

    Il cosiddetto Decreto Milleproroghe ha previsto la possibilità, qualora non siano previste nelle causali da contrattazione collettiva di qualsiasi livello, di applicare ai contratti a temine più lunghi di 12 mesi, una motivazione individuata dal datore di lavoro e il lavoratore tra le esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva. È pertanto prorogato fino al 31 dicembre 2025 il termine per la stipula di contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi ed inferiore ai 24 mesi.

 

  1.           Formalità di rilascio della dichiarazione sostitutiva per il rimborso delle spese sostenute dai propri lavoratori dipendenti per le spese domestiche, Risposta n. 17/2025 dell’Agenzia delle Entrate

    L’agenzia fornisce chiarimenti sul rilascio della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai fini del rimborso delle spese sostenute per le utenze domestiche dai propri dipendenti. La dichiarazione può essere acquisita dal sostituto d’imposta con sottoscrizione in originale e allegata copia identificativa del sottoscrittore senza che sia necessaria l’autenticazione. Sul datore di lavoro grava l’obbligo di conservazione della documentazione ai fini di eventuali controlli dell’Agenzia.

 

  1.           Istruzioni per le procedure di dimissioni per fatti concludenti, NaSpi e Uniemens: INPS, messaggio n. 639 del 19 febbraio 2025

    Il messaggio INPS fornisce istruzioni per l’applicazione delle ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro di dimissioni per «fatti concludenti» introdotte dalla Legge 17 dicembre 2024 n. 203 (Collegato Lavoro). L’assenza ingiustificata del lavoratore protratta oltre il termine previsto da contrattazione collettiva nazionale, o in alternativa oltre i quindici giorni, è comunicata dal datore di lavoro alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro che può avviarne l’accertamento e in seguito alla quale il rapporto di lavoro si intenderà risolto per volontà del lavoratore. Alla luce dei nuovi chiarimenti operativi, la procedura di consolidamento delle dimissioni di fatto consta di un obbligo, per il datore di lavoro, di una comunicazione preliminare all’INL territoriale a cui consegue dell’eventuale procedura di verifica da parte dell’Istituto. Il datore di lavoro è poi tenuto a comunicare la cessazione del rapporto di lavoro a Unilav, e ad indicare nel flusso Uniemens il nuovo codice “Tipo Cessazione 1Y”.

 

  1.           Inquadramento previdenziale e contributivo per i Content Creator, circolare INPS n. 44 del 19 febbraio 2025

    Nella categoria dei Content creator si annoverano anche gli influencer, alla stregua delle indicazioni fornite dall’INPS. In tal senso, si fa riferimento alle modalità di attività e all’organizzazione del lavoro, alla creazione di contenuti, che assurge ad una categoria non tassativamente circoscritta dal legislatore. Lo scopo della circolare, in accordo col Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, è   di fornire principi comuni per inquadrare le diverse attività, menzionando il nuovo codice ATECO 73.11.03 istituito ad hoc. Trattasi di attività economica nel settore commerciale/terziario, con obbligo di svolgimento in forma di impresa e conseguente iscrizione alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA) con attribuzione del corrispondente codice ATECO da cui deriva l’obbligo di iscrizione alla gestione speciale autonoma degli esercenti attività commerciali. Il regime di impresa, sia in forma individuale che societaria, determina l’obbligo contributivo presso la gestione speciale autonoma degli esercenti attività commerciali, mentre gli ulteriori redditi possono essere eventualmente ricondotti nei regimi previdenziali indicati per il lavoro autonomo. I compensi percepiti devono rientrare, tranne che se in forma di impresa, nella categoria dei redditi di lavoro autonomo. Fermo l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata INPS, sorge l’obbligo assicurativo al Fondo Pensioni per i Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) per le attività artistiche, culturali e di intrattenimento.

 

  1.       Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Report deposito contratti – 17 febbraio 2025

    È stato pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’ultimo Report relativo alla detassazione dei premi di risultato e partecipazione agli utili di impresa che dà indicazione del trend della sua misura e della sua diffusione territoriale e del monitoraggio dei soli contratti “attivi”. Alla data del 17 Febbraio 2025, 10.925 depositi di conformità si riferiscono a contratti tuttora attivi; di questi, 8.838 sono riferiti a contratti aziendali e 2.087 a contratti territoriali. La distribuzione territoriale dei contratti attivi. 10.925 contratti attivi 8.838 contratti aziendali 2.087 contratti territoriali. Dei 10.925 contratti attivi, 8.865 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 7.081 di redditività, 5.675 di qualità, mentre 1.152 prevedono un piano di partecipazione e 6.677 prevedono misure di welfare aziendale. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 105.670 contratti ritroviamo che il 74% è concentrato al Nord, il 17% al Centro il 9% al Sud. Una analisi per settore di attività economica evidenzia come il 62% dei contratti depositati si riferisca ai Servizi, il 37% all’Industria e l’1% dell’Agricoltura. Se invece ci si sofferma sulla dimensione aziendale otteniamo che il 49% ha un numero di dipendenti inferiore a 50, il 36% ha un numero di dipendenti maggiore uguale di 100 e il 15% ha un numero di dipendenti compreso fra 50 e 99. Per i 10.925 depositi che si riferiscono a contratti tuttora attivi la distribuzione geografica, per ITL competente, è la seguente 73% Nord, 17% Centro, 10% al Sud. Per settore di attività economica abbiamo 62% Servizi, 37% Industria, 1% Agricoltura. Per dimensione aziendale otteniamo 50% con numero di dipendenti inferiore a 50, 35% con numero di dipendenti maggiore uguale di 100, 15% con numero di dipendenti compreso fra 50 e 99. Analizzando i depositi che si riferiscono a contratti tuttora attivi abbiamo che il numero di Lavoratori Beneficiari indicato è pari a 2.860.820, di cui 2.023.096 riferiti a contratti aziendali e 837.724 a contratti territoriali. Il valore annuo medio del premio risulta pari a 1.565,53 euro, di cui 1.790,16 euro riferiti a contratti aziendali e 686,63 euro a contratti territoriali A seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 12 settembre 2017, è possibile indicare all’atto del deposito telematico dei contratti aziendali la decontribuzione per le misure di conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti. Alla data del 17 Febbraio 2025 sono stati depositati 6.446 contratti di cui 4.512 corrispondenti a depositi validi anche ai fini della detassazione e 1.934 corrispondenti a depositi validi solo ai fini della decontribuzione. 899 depositi si riferiscono a contratti tuttora “attivi”, di cui 450 corrispondenti a depositi validi anche ai fini della detassazione e 449 corrispondenti a depositi validi solo ai fini della decontribuzione. Altre agevolazioni: a seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 4 maggio 2018, è possibile indicare all’atto del deposito telematico dei contratti aziendali, l’incentivo fiscale con procedura automatica introdotto, nella forma di credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione, per talune spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal “Piano Nazionale Industria 4.0”. Alla data del 17 Febbraio 2025 sono stati depositati 4.627 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 4.627 contratti, la percentuale maggiore, pari al 40% è concentrata al Nord, il 26% Credito d’imposta formazione ex art.1 del Decreto Interministeriale del 4 maggio 2018 contratti depositati depositi validi anche ai fini della detassazione depositi validi solo ai fini della decontribuzione 6.446 4.512 1.934 contratti attivi depositi validi anche ai fini della detassazione depositi validi solo ai fini della decontribuzione. Ai sensi dell’art.3 del D.L.318/96 “la retribuzione dovuta in base agli accordi collettivi di qualsiasi livello non può essere individuata in difformità dalle obbligazioni, modalità e tempi di adempimento come definiti negli accordi stessi dalle parti stipulanti, in riferimento alle clausole sulla non computabilità nella base di calcolo di istituti contrattuali e di emolumenti erogati a vario titolo, diversi da quelli di legge, ovvero sulla quantificazione di tali emolumenti comprensiva dell’incidenza sugli istituti retributivi diretti o indiretti. Allo stesso fine valgono le clausole per la limitazione di tale incidenza relativamente ad istituti retributivi introdotti da accordi integrativi aziendali in aggiunta a quelli previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Le predette disposizioni operano anche agli effetti delle prestazioni previdenziali”. Ai fini dell’applicazione dell’articolo di legge i contratti e gli accordi collettivi contenenti clausole o Onnicomprensività ex art.3 del D.L.318/96 al Centro, il 34% al Sud dove emergono i dati della Campania che presenta il numero maggiore di contratti depositati su tutto il territorio nazionale. Relativamente al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Servizi 60%, a seguire Industria 39% e Agricoltura con 1% contratti depositati. La distribuzione geografica attività economica 89% nord 46% servizi 9% centro 53% industria 2% sud 1% agricoltura contratti depositati 5.249 . Si tratta di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o territoriale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda, che possono realizzare specifiche intese con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati a condizione di essere sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali. Le intese possono riguardare la regolazione di specifiche materie inerenti l’organizzazione del lavoro e della produzione, con riferimento a: a) impianti audiovisivi e introduzione di nuove tecnologie; b) mansioni del lavoratore, Contrattazione di prossimità ex art.8 D.L.138/2011, convertito in L.148/2011 e s.m. disposizioni a questa riferibili sono depositati a cura delle parti stipulanti presso gli uffici territorialmente competenti. Alla data del 17 Febbraio 2025 sono stati depositati 5.249 contratti. La distribuzione geografica dell’attività economica 40% nord 62% servizi 15% centro 37% industria 45% sud 1% agricoltura contratti depositati 3.230. La classificazione e inquadramento del personale: a)contratti a termine, contratti a orario ridotto, modulato o flessibile, regime della solidarietà negli appalti e casi di ricorso alla somministrazione di lavoro; b) disciplina dell’orario di lavoro; c) modalità di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA, trasformazione e conversione dei contratti di lavoro e conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio, il licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio, il licenziamento della lavoratrice dall’inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione al lavoro, nonché fino ad un anno di età del bambino, il licenziamento causato dalla domanda o dalla fruizione del congedo parentale e per la malattia del bambino da parte della lavoratrice o del lavoratore ed il licenziamento in caso di adozione o affidamento. Lo strumento offre alle imprese la possibilità di derogare entro certi limiti alle disposizioni di legge e di contratto collettivo per adeguarle alle condizioni e alle esigenze di organizzazione del lavoro di ciascuna azienda, fermo restando il rispetto della Costituzione, della normativa comunitaria e delle Convenzioni internazionali. Alla data del 17 Febbraio 2025 sono stati depositati 3.230 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 3.230 contratti, questa risulta essere pari al 40% concentrata al Nord, il 15% al Centro, il 45% al Sud.

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Nel restare a Vs. disposizione per eventuali approfondimenti e/o chiarimenti, porgiamo

Cordiali saluti,

ENBIC – Studio e-IUS Tax & Legal

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