Roma, Li 13 maggio 2025
Oggetto: Newsletter Studio e-IUS Tax & Legal – ENBIC “Le ultime novità fiscali”
Spett.le Società/Associazione,
con la presente siamo lieti di sottoporre alla Vostra attenzione le ultime novità in materia fiscale.
NOVITÀ IN MATERIA DI WELFARE E LAVORO DIPENDENTE
1. I rider: inquadramento contrattuale e previdenziale
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali fornisce indicazioni per la ricognizione dell’attività dei ciclo-fattorini delle piattaforme digitali sulla scorta delle linee europee. La Circolare n. 9 del 18 aprile 2025 precisa i criteri atti a determinare la categoria reddituale: il rapporto di lavoro è qualificato come autonomo allorquando non assoggettato a poteri di controllo, di direzione e sanzionatori ed esercitato nella reale discrezione del prestatore. Il rapporto di lavoro intermittente è invece qualificabile come lavoro subordinato la cui indennità di disponibilità è retribuita in riferimento all’effettivo svolgimento dell’attività, che si considera conclusa con la disconnessione dalla piattaforma digitale.
- Contributi dimezzati per artigiani ed esercenti attività commerciali
Con la Circolare n.83 del 24 aprile 2025 l’INPS dà seguito a quanto previsto nella Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) sui contributi previdenziali dovuti a favore dei lavoratori che si iscrivono per la prima volta, nel corso dell’anno 2025, a una delle gestioni speciali autonome degli artigiani e degli esercenti attività commerciali e che percepiscono reddito d’impresa ancorché in regime forfetario. È riconosciuta una riduzione contributiva in misura pari al 50% dei contributi previdenziali, alternativa alle altre agevolazioni e si applica sia ai contributi entro il limite minimale annuo di retribuzione, sia ai contributi sui redditi eccedenti tale limite. Previa domanda di accesso alla riduzione, questa è applicata alla sola aliquota IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti), per trentasei mesi dalla data di avvio dell’attività, avvenuto dal 1°gennaio al 31 dicembre 2025. Il richiedente dichiara il possesso dei requisiti e fruisce della riduzione precludendo le altre agevolazioni, entro un massimo di 300.000 euro di aiuto concedibile.
- Procedura di dimissione per fatti concludenti: aggiornamento INL
A fronte delle indicazioni fornite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nella nota 3984/2025 l’INL aggiorna il modello di comunicazione per la procedura delle dimissioni per fatti concludenti. Anzitutto, è previsto l’obbligo di invio anche al lavoratore dipendente a mezzo raccomandata, con specifica della tipologia di contratto e della dichiarazione delle assenze. Oltre ciò, è necessaria l’integrazione dell’informativa sul trattamento dei dati personali da parte dell’Ispettorato.
- Decreto PA: approvato al Senato il disegno di legge sulla Pubblica Amministrazione
Il 7 maggio 2025 è stato approvato al Senato il disegno di legge per la conversione del D.L. n. 25 del 2025 sulla Pubblica Amministrazione, volto a potenziare l’efficienza amministrativa e la partecipazione pubblica. Tra le novità emerge il rafforzamento delle competenze della Commissione RIPAM, destinata al coordinamento e allo svolgimento delle procedure concorsuali. Il DL interviene sull’espletamento delle procedure concorsuali e sui requisiti di accesso, prevedendo categorie riservatarie, durata e modalità delle graduatorie e relativi scorrimenti. In materia di pensionamento dei dipendenti pubblici, il decreto introduce una disciplina transitoria per la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro per gli anni 2025 e 2026; estende la disciplina dell’invalidità pensionabile e dispone l’erogazione del TFS/TFR al termine di tre mesi dalla ricezione dall’ente previdenziale della documentazione necessaria.
- Domanda di autorizzazione al versamento dei contributi volontari e domanda per la valorizzazione dei periodi contributivi: chiarimenti INPS
L’INPS fornisce indicazioni operative per gli assicurati alla CPDEL, CPS, CPI, CPUG e CTPS che abbiano cessato il servizio prima del 31 luglio 2010. Nel messaggio n. 1431 del 7 maggio 2025 l’Istituto chiarisce che per tali soggetti, che non abbiano maturato il diritto a pensione e già in possesso dell’anzianità contributiva minima per la pensione di vecchiaia, è riconosciuta la possibilità di presentare una domanda di autorizzazione al versamento dei contributi volontari. Inoltre, in costanza di tali versamenti, è possibile avanzare una domanda anche per la valorizzazione di periodi contributivi quali, ad es., riscatto, ricongiunzione, computo dei servizi, accredito figurativo. Per gli assicurati che non hanno maturato il diritto a pensione, restano applicabili i termini decadenziali.
- Conversione del permesso di soggiorno da lavoro stagionale a lavoro non stagionale: lavorare nelle more della decisione
Con la Circolare n. 5 del 10 maggio 2025 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali precisa che il lavoratore extracomunitario può contare sulla piena legittimità del soggiorno e iniziare dunque l’attività lavorativa di natura non stagionale, ancorché in attesa della convocazione presso lo sportello unico. Il lavoratore straniero titolare di un permesso di soggiorno per lavoro stagionale infatti può prestare lavoro in un impiego non stagionale in attesa che lo sportello unico immigrazione decida sulla domanda di conversione. È nelle facoltà del lavoratore stagionale, che abbia svolto regolare attività per almeno tre mesi, con offerta di contratto di lavoro subordinato, chiedere la conversione del titolo di soggiorno in permesso di soggiorno per lavoro non stagionale.
- Report deposito contratti ex art. 14 D.Lgs. 151/2015 del 15 aprile 2025 del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
A seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 25 marzo 2016, relativo alla detassazione delle agevolazioni fiscali di cui all’art.1 della L.28 dicembre 2015, n. 208, il Ministero del Lavoro ha reso disponibile la procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali. Dopo 60 giorni, termine transitorio per l’invio dei modelli riferiti a contratti sottoscritti nel 2015, a partire dal 16 luglio il sistema è entrato a pieno regime. Alla data del 15 Aprile 2025 sono stati depositati 107.315 contratti, redatti secondo l’articolo 5 del DM 25 marzo 2016. Alla data del 15 Aprile 2025, 12.073 depositi di conformità si riferiscono a contratti tuttora attivi; di questi, 9.821 sono riferiti a contratti aziendali e 2.252 a contratti territoriali. Dei 12.073 contratti attivi, 9.850 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 7.803 di redditività, 6.186 di qualità, mentre 1.255 prevedono un piano di partecipazione e 7.399 prevedono misure di welfare aziendale. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 107.315 contratti ritroviamo che il 74% è concentrato al Nord, il 17% al Centro il 9% al Sud. Una analisi per settore di attività economica evidenzia come il 62% dei contratti depositati si riferisca ai Servizi, il 37% all’Industria e l’1% all’Agricoltura. Se invece ci si sofferma sulla dimensione aziendale otteniamo che il 49% ha un numero di dipendenti inferiore a 50, il 36% ha un numero di dipendenti maggiore uguale di 100 e il 15% ha un numero di dipendenti compreso fra 50 e 99. Per i 12.073 depositi che si riferiscono a contratti tuttora attivi la distribuzione geografica, per ITL competente, è la seguente 73% Nord, 17% Centro, 10% al Sud. Per settore di attività economica abbiamo 62% Servizi, 37% Industria, l’1% Agricoltura. Per dimensione aziendale otteniamo 50% con numero di dipendenti inferiore a 50, 35% con numero di dipendenti maggiore uguale di 100, 15% con numero di dipendenti compreso fra 50 e 99. Analizzando i depositi che si riferiscono a contratti tuttora attivi abbiamo che il numero di Lavoratori Beneficiari indicato è pari a 3.239.236, di cui 2.228.473 riferiti a contratti aziendali e 1.010.763 a contratti territoriali. Il valore annuo medio del premio risulta pari a 1.581,51 euro, di cui 1.807,52 euro riferiti a contratti aziendali e 681,51 euro a contratti territoriali. A seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 12 settembre 2017, è possibile indicare all’atto del deposito telematico dei contratti aziendali la decontribuzione per le misure di conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti. Alla data del 15 Aprile 2025 sono stati depositati 6.509 contratti di cui 4.574 corrispondenti a depositi validi anche ai fini della detassazione e 1.935 corrispondenti a depositi validi solo ai fini della decontribuzione. 941 depositi si riferiscono a contratti tuttora “attivi”, di cui 493 corrispondenti a depositi validi anche ai fini della detassazione e 448 corrispondenti a depositi validi solo ai fini della decontribuzione. A seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 4 maggio 2018, è possibile indicare all’atto del deposito telematico dei contratti aziendali, l’incentivo fiscale con procedura automatica introdotto, nella forma di credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione, per talune spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal “Piano Nazionale Industria 4.0”. Alla data del 15 Aprile 2025 sono stati depositati 4.642 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 4.642 contratti, la percentuale maggiore, pari al 40% è concentrata al Nord, il 27% al Centro, il 33% al Sud dove emergono i dati della Campania che presenta il numero maggiore di contratti depositati su tutto il territorio nazionale. Relativamente al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Servizi 60%, a seguire Industria 39% e Agricoltura con l’1% di contratti depositati. Ai sensi dell’art.3 del D.L.318/96 “la retribuzione dovuta in base agli accordi collettivi di qualsiasi livello non può essere individuata in difformità dalle obbligazioni, modalità e tempi di adempimento come definiti negli accordi stessi dalle parti stipulanti, in riferimento alle clausole sulla non computabilità nella base di calcolo di istituti contrattuali e di emolumenti erogati a vario titolo, diversi da quelli di legge, ovvero sulla quantificazione di tali emolumenti comprensiva dell’incidenza sugli istituti retributivi diretti o indiretti. Allo stesso fine valgono le clausole per la limitazione di tale incidenza relativamente ad istituti retributivi introdotti da accordi integrativi aziendali in aggiunta a quelli previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Le predette disposizioni operano anche agli effetti delle prestazioni previdenziali”. Ai fini dell’applicazione dell’articolo di legge i contratti e gli accordi collettivi contenenti clausole Onnicomprensività ex art.3 del D.L.318/96 al Centro, il 33% al Sud dove emergono i dati della Campania che presenta il numero maggiore di contratti depositati su tutto il territorio nazionale. Relativamente al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Servizi 60%, a seguire Industria 39% e Agricoltura con l’1% di contratti depositati. DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA ATTIVITÀ ECONOMICA 88% NORD 46% SERVIZI 9% CENTRO 53% INDUSTRIA 3% SUD 1% AGRICOLTURA CONTRATTI DEPOSITATI 5.422 11 Si tratta di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o territoriale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda, che possono realizzare specifiche intese con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati a condizione di essere sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali. Le intese possono riguardare la regolazione di specifiche materie inerenti l’organizzazione del lavoro e della produzione, con riferimento a: a) impianti audiovisivi e introduzione di nuove tecnologie; b) mansioni del lavoratore, Contrattazione di prossimità ex art.8 D.L.138/2011, convertito in L.148/2011 e s.m. o disposizioni a questa riferibili sono depositati a cura delle parti stipulanti presso gli uffici territorialmente competenti. Alla data del 15 Aprile 2025 sono stati depositati 5.422 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 5.422 contratti, la percentuale maggiore, pari al 88% è concentrata al Nord con 1.727 contratti depositati in Lombardia, maggior numero rilevato, seguono Piemonte 1.303, Veneto 1.046 e Emilia-Romagna 378. La misura è scarsamente applicata nel Centro e nel Sud del Paese. Riguardo al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Industria 53%, a seguire Servizi 46% e Agricoltura con l’1% di contratti depositati. Si tratta di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o territoriale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda, che possono realizzare specifiche intese con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati a condizione di essere sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali. Le intese possono riguardare la regolazione di specifiche materie inerenti l’organizzazione del lavoro e della produzione, con riferimento a: a) impianti audiovisivi e introduzione di nuove tecnologie; b) mansioni del lavoratore, Contrattazione di prossimità ex art.8 D.L.138/2011, convertito in L.148/2011 e s.m. o disposizioni a questa riferibili sono depositati a cura delle parti stipulanti presso gli uffici territorialmente competenti. Alla data del 15 Aprile 2025 sono stati depositati 5.422 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 5.422 contratti, la percentuale maggiore, pari al 88% è concentrata al Nord con 1.727 contratti depositati in Lombardia, maggior numero rilevato, seguono Piemonte 1.303, Veneto 1.046 e EmiliaRomagna 378. La misura è scarsamente applicata nel Centro e nel Sud del Paese. Riguardo al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Industria 53%, a seguire Servizi 46% e Agricoltura con l’1% di contratti depositati. DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA ATTIVITÀ ECONOMICA 40% NORD 62% SERVIZI 15% CENTRO 37% INDUSTRIA 45% SUD 1% AGRICOLTURA CONTRATTI DEPOSITATI 3.366 12 classificazione e inquadramento del personale; c) contratti a termine, contratti a orario ridotto, modulato o flessibile, regime della solidarietà negli appalti e casi di ricorso alla somministrazione di lavoro; d) disciplina dell’orario di lavoro; e) modalità di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA, trasformazione e conversione dei contratti di lavoro e conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio, il licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio, il licenziamento della lavoratrice dall’inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione al lavoro, nonchè fino ad un anno di età del bambino, il licenziamento causato dalla domanda o dalla fruizione del congedo parentale e per la malattia del bambino da parte della lavoratrice o del lavoratore ed il licenziamento in caso di adozione o affidamento. Lo strumento offre alle imprese la possibilità di derogare entro certi limiti alle disposizioni di legge e di contratto collettivo per adeguarle alle condizioni e alle esigenze di organizzazione del lavoro di ciascuna azienda, fermo restando il rispetto della Costituzione, della normativa comunitaria e delle Convenzioni internazionali. Alla data del 15 Aprile 2025 sono stati depositati 3.366 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 3.366 contratti, questa risulta essere pari al 40% concentrata al Nord, il 15% al Centro, il 45% al Sud. Al Nord la Lombardia, il Veneto, il Friuli, il Piemonte e l’Emilia-Romagna superano il centinaio di contratti depositati. Al Sud rileva il dato della Campania 466 e della Puglia 413. Al Centro rileva il dato del Lazio 256. Riguardo al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Servizi 62%, a seguire Industria 37% e Agricoltura con l’1% di contratti depositati. L’articolo 14 del D.L.104/2020, cd. Decreto Agosto recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia, disciplina la proroga delle disposizioni in materia di licenziamenti collettivi ed individuali per giustificato motivo oggettivo. Il co.3 dispone che le preclusioni e le sospensioni previste dall’articolo non si applichino, tra l’altro, nelle ipotesi di accordo collettivo aziendale, stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, limitatamente ai lavoratori che aderiscono al predetto accordo. A questi lavoratori viene comunque riconosciuto il trattamento di cui all’art.1 del D. Lgs.4.3.2015, n. 22 (Naspi). Alla data del 15 Aprile 2025 sono stati depositati 1.752 contratti. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i 1.752 contratti, la percentuale maggiore, pari al 58% è concentrata al Nord, il 21% al Centro, il 21% al Sud.
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Nel restare a Vs. disposizione per eventuali approfondimenti e/o chiarimenti, porgiamo
Cordiali saluti,
ENBIC – Studio e-IUS Tax & Legal