Roma, Li 16 dicembre 2024
Oggetto: Newsletter Studio e-IUS Tax & Legal – ENBIC “Le ultime novità fiscali”
Spett.le Società/Associazione, con la presente siamo lieti di sottoporre alla Vostra attenzione le ultime novità in materia fiscale.
NOVITÀ IN MATERIA DI WELFARE E LAVORO DIPENDENTE
- Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Report deposito contratti – 15 novembre 2024
La possibilità di riconoscere premi di produttività ai lavoratori beneficiando di una tassazione ridotta continua a spingere sulla crescita del numero di contratti depositati e attivi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il report deposito contratti del Dicastero ne registra 18.506 al 15 novembre 2024, 2.484 in più rispetto alla stessa data del 2023. Il costante trend di incremento durante l’anno, dopo un fisiologico rallentamento nei mesi di settembre e ottobre, ha ripreso la sua corsa: nei soli primi 15 giorni del mese di novembre sono stati depositati 258 nuovi contratti i cui premi sono sottoposti a un’aliquota per l’imposta sostitutiva che, a partire dal 1° gennaio 2023, era stata dimezzata rispetto al passato ed è pari al 5% degli importi corrisposti al singolo lavoratore beneficiario. La detassazione, introdotta dal Governo con la legge n. 197/2022 (articolo 1, comma 63) e confermata nella Manovra di bilancio per il 2024 (articolo 1, comma 18, legge n. 213/2023), è tra le misure inserite anche nel disegno di legge di bilancio per il 2025. A beneficiarne oltre 5 milioni di lavoratori (5.027,970), ai quali è corrisposto un importo annuo medio pari a 1.511,14 euro. Solo da gennaio scorso sono stati depositati 11.306 contratti che prevedono premi di produttività. Numericamente i contratti aziendali rappresentano ancora la quota maggiore sul totale (14.699), ma in termini percentuali sono quelli territoriali a far segnare l’incremento maggiore rispetto allo stesso periodo del 2023, con una crescita del 30,1% sullo scorso anno (più del doppio rispetto al +14,4% fatto registrare dai contratti aziendali). I contratti attivi si propongono di raggiungere obiettivi diversi: 14.934 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 11.803 di redditività, 9.319 di qualità, mentre 1.681 prevedono un piano di partecipazione e 11.165 prevedono misure di welfare aziendale. Piccole variazioni percentuali si registrano rispetto alla dimensione delle aziende che si avvalgono di questo strumento per riconoscere ai propri lavoratori importi aggiuntivi alla retribuzione in funzione del raggiungimento degli obiettivi. Il 48% sul totale dei contratti depositati e attivi sono attribuibili a imprese con meno di 50 dipendenti. La quota restante è divisa tra le aziende con almeno 100 dipendenti (che sale di due punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione, arrivando al 37%) e quelle di fascia intermedia con numero di dipendenti compreso tra 50 e 99 (15%).
- Circolare Agenzia delle Entrate n. 22/2024: indennità una tantum di 100 euro per i lavoratori dipendenti
L’Agenzia delle Entrate ha fornito nuovi chiarimenti sull’indennità una tantum di 100 euro prevista dall’art. 2-bis D.L. n. 113/2024 (cd. bonus Natale), come modificato dall’art. 2 D.L. n. 167/2024. Fermo restando i requisiti del reddito complessivo di 28.000 euro e della capienza di imposta, l’indennità spetta al lavoratore dipendente che abbia almeno un figlio fiscalmente a carico, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato. L’indennità non spetta al lavoratore dipendente coniugato o convivente il cui coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, o convivente sia beneficiario della stessa indennità. In pratica, per due lavoratori dipendenti, in possesso dei requisiti richiesti dalla norma, l’indennità spetta: (i) a uno solo di essi, nel caso in cui siano coniugati, non legalmente ed effettivamente separati, o conviventi di fatto, ai sensi dell’art. 1, comma 36 e 37 della L. 76/2016; (ii) a entrambi i genitori se essi non sono né coniugati né conviventi, neanche con altri soggetti. Inoltre, sarà necessario presentare una nuova dichiarazione al datore nel caso in cui debba essere acquisito il codice fiscale del convivente, unitamente alla dichiarazione che quest’ultimo non sia beneficiario del bonus.
- Risposta a interpello Agenzia delle Entrate n. 231/2024: borse di studio nell’ambito del welfare aziendale
Con la risposta a interpello n. 231/2024, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sul regime di non concorrenza al reddito di lavoro dipendente delle borse di studio erogate ai figli dei dipendenti che raggiungono specifici livelli di eccellenza, previsto dall’art. 51, comma 2, lett. f-bis), TUIR, fornendo al contempo anche chiarimenti sulla documentazione probatoria. Le borse di studio erogate a titolo di premio accademico, finalizzate a premiare il raggiungimento di livelli di eccellenza da parte degli studenti in ambito scolastico e universitario non concorrano alla formazione del reddito di lavoro dipendente ai sensi della menzionata lett. f-bis) senza che sia necessario che i dipendenti producano una documentazione atta a dimostrare l’utilizzo di dette somme.
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Nel restare a Vs. disposizione per eventuali approfondimenti e/o chiarimenti, porgiamo
Cordiali saluti,
ENBIC – Studio e-IUS Tax & Legal